Probabilmente non lo sai ma i risultati della tua carriera sono fortemente legati alla comunicazione interna aziendale e soprattutto ai comportamenti che hai nei confronti dei colleghi e delle persone con cui lavori ogni giorno.

Il libro di Marshall Goldsmith “Ciò che ti ha portato qui non ti farà andare avanti” può aiutarti a evitare le cattive abitudini che non fanno progredire la tua carriera, quindi ti consiglio vivamente di acquistarlo e leggerlo.

Marshall Goldsmith è un consulente aziendale che aiuta persone di successo a fare un passo in più, persone che sono ai vertici di aziende importanti a superare ostacoli e a migliorare ulteriormente.

In questo libro ha riassunto molte delle sue esperienze, in particolare ha individuato 20 cattive abitudini che possono ostacolare la carriera.

Tra queste 20 cattive abitudini per me 10 sono state veramente illuminanti.

Riflettere su di esse e trovare una strategia per evitare tali comportamenti mi ha permesso di migliorare e di ottenere sia maggiori risultati nel lavoro sia migliori relazioni.

Ecco le mie preferenze:

1.Iniziare le frasi con no, ma o però

Quando un collega o un cliente condivide con te una sua idea o una sua riflessione, può capitarti di rispondere iniziando la nostra frase con un “no” o con un “ma” o con un “però”.

Questo modo di comunicare, toglie importanza al tuo interlocutore.

Infatti il “ma” e il “però” cancellano quanto viene detto prima.

Quindi così facendo metti te davanti al tuo interlocutore, le tue idee davanti alle sue e trasmetti scarsa importanza per le sue opinioni.

Purtroppo questo modo di comunicare nasce dal forte desiderio di avere ragione e di trasmetterlo agli altri.

Il risultato purtroppo però è che si trasmette scarsa attenzione ed importanza nei confronti del nostro interlocutore.

Quindi se vuoi ottenere una comunicazione efficace evita di iniziare le tue frasi in questo modo.

2. Essere negativi

Quando ascolti da un collega una sua idea, può capitarti di pensare:

  • ho già ragionato su questo e so che non funziona
  • se funzionasse qualcun altro lo avrebbe fatto prima di lui?
  • perché se può funzionare, fino ad oggi abbiamo fatto sempre in modo diverso?

Il passo successivo è quello di fargli capire che sta imboccando una strada sbagliata, di spiegargli perché la cosa non può andare in questo modo.

Se ti è capitato di comportarti in questo modo, devi sapere che questo comportamento ribadisce la tua maggiore competenza e superiorità nei confronti del tuo interlocutore che si sentirà mortificato da questo.

Magari il tuo intento era positivo, volevi evitargli di commettere un errore o di fare una brutta figura.

Il risultato però è che percepirà la tua negatività e farà difficoltà a collaborare con te in futuro.

Quindi la prossima volta ascolta con attenzione, verifica se il tuo interlocutore si aspetta una risposta o un commento da te (potrebbe magari solo voler condividere con te una sua idea).

Se non sei d’accordo con il tuo interlocutore, per ottenere una comunicazione interna aziendale efficace, potresti dirgli “la mia esperienza personale mi ha portato a conclusioni differenti, apprezzo il tuo entusiasmo, tienimi informato sui risultati che otterrai…”.

3.Tenere le informazioni per sé

Tenere le informazioni per se

Non condividere informazioni importanti con colleghi o clienti spesso parte dalla paura di perdere potere.

Se sai qualcosa più di un collega e pensi che rivelandogli il tuo sapere perderai di importanza, sei sulla strada sbagliata.

Molti dei problemi in azienda avvengono proprio perché c’è scarsa comunicazione e perché non vengono condivise informazioni importanti.

La storia dell’uomo ci racconta che avere più informazioni di altri permette di avere una posizione di predominio.

La scelta che devi fare però è se vuoi essere solo una persona vincente o se vuoi essere un leader.

Spesso chi vince lo fa a scapito di altri, il leader invece lo fa grazie alla collaborazione di altri.

Quindi se vuoi essere un leader devi trasmettere lealtà e per farlo un primo passo è condividere: condividere informazioni, esperienze, idee.

4. Non dare il giusto riconoscimento

Se hai ottenuto dei risultati nel lavoro, sicuramente più persone hanno contribuito ad esso.

Chi deve gestire un team di persone sente il peso della responsabilità sulle proprie spalle ed è per questo che spesso si prende i meriti dei risultati ottenuti.

Se ti sei trovato in questa situazione, devi sapere che non riconoscere il contributo degli altri, li allontana inevitabilmente da te.

Spesso riconoscere il contributo di un collega, all’ottenimento di un successo, non costa niente.

Mentre dimenticare di dargli questo riconoscimento può avere un costo elevato anche se non facilmente quantificabile.

Quindi se vuoi ottenere una comunicazione interna aziendale efficace inizia a pensare e a parlare utilizzando il “noi” e non l’ “io”.

5. Non ascoltare

''La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto'' Peter Drucker

Se hai molte attività da eseguire ogni giorno e questo ti crea stress, può capitarti di non ascoltare con attenzione un collega o un cliente e di manifestare impazienza.

L’impazienza viene percepita dal tuo interlocutore come una tua scarsa attenzione nei suoi confronti.

Questo comportamento invia al tuo interlocutore uno dei seguenti messaggi:

  • non sono interessato a te
  • stai sbagliando
  • non sei al mio livello

Un’altro segnale di non ascolto avviene quando interrompi il tuo interlocutore per ribattere.

Con questo comportamento dimostri, in maniera più aggressiva, disinteresse per il tuo interlocutore e per le sue opinioni.

Ti consiglio quando un collega o un cliente ti parla, di non pensare a cosa ribattere ma di concentrarti nell’ascolto attivo.

Inoltre ascoltare e comprendere le esigenze del tuo interlocutore è il primo passo riflettere su quanto ti dice e per farti ascoltare quando sarà il tuo turno di parlare.

Se vuoi sapere quali sono le altre 5 cattive abitudini che ho deciso di evitare e che hanno fatto per me la differenza clicca qui sotto, potrai scaricare i contenuti speciali e restare aggiornato su tutti i nostri articoli:

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Ciao e buona settimana

Piero

 

 

Piero Salomoni
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