La paura del cambiamento è qualcosa che molti hanno provato almeno una volta nella vita.
Sicuramente non si può vincerla dall’oggi al domani.
In questo articolo ti voglio consigliare un libro che mi ha aiutato a riflettere in maniera differente su come affrontare in modo positivo ogni cambiamento.
Ho poi riassunto per te 14 consigli che spero possano esserti utili.
Come la paura del cambiamento ti blocca
Si sente dire spesso che si deve ragionare ed imparare dalle esperienze per riuscire a prendere le decisioni giuste.
Questo consiglio è certamente giusto ma ogni medaglia ha un rovescio.
In questo caso il rovescio della medaglia è dato dall’educazione che abbiamo ricevuto che ci porta talvolta a ragionare troppo e a pensare talmente tanto ai potenziali risultati negativi che siamo bloccati dalla paura, incapaci di agire.
La conclusione a cui arriviamo è che è più sicuro e conveniente continuare a fare quello che stiamo facendo.
Questo perché ci focalizziamo solo sulle preoccupazioni e sulle paure e scegliamo la soluzione che potenzialmente dà meno rischi.
Ecco, di fronte ad alcuni desideri di cambiamento, le risposte che di solito ci diamo o gli interrogativi che ci bloccano:
“Voglio cambiare lavoro”
E se poi non mi trovo bene?
E se i nuovi colleghi mi escludono?
E se in mio nuovo capo mi rende la vita impossibile?
E se mi pento della scelta che ho fatto?
E se l’azienda chiude e resto senza lavoro?
“Voglio mettermi in proprio”
E se poi finisco la liquidità del TFR e il mio business non ingrana?
Chi mi presterà i soldi che mi servono?
Se fallisco la banca si prenderà la casa.
Cosa diranno i miei amici se fallisco?
Come dirò ai miei genitori che ho bruciato tutti i risparmi?
Non ho l’età adatta per mettermi in proprio (sono troppo vecchio, oggi le tecnologie in 2 anni sono obsolete, figuriamoci le persone)
Non ho l’età adatta per mettermi in proprio (sono troppo giovane, non ho esperienza sufficiente)
Non ho le competenze adatte.
“Voglio far crescere la mia attività”
E se perdo tutto quello che ho creato fino ad ora?
Se i clienti non mi pagano e non ho più liquidità?
Se prendo la decisione sbagliata sarà solo colpa mia.
Ovviamente, di fronte a tutti questi interrogativi, non fare niente sembra la soluzione meno rischiosa.
In realtà se il tuo business ha problemi o se quello che stai facendo non ti soddisfa, decidere di non fare niente:
- nel breve termine può non crearti problemi
- nel medio-lungo termine può invece crearti gravi danni
L’unica vera domanda che ti devi fare è “se non avessi paura cosa farei?”
Chi ha spostato il mio formaggio?
Ad aiutarci a riflettere su come affrontare positivamente il cambiamento, ci viene in aiuto il best seller di Spenser Johnson “Chi ha spostato il mio formaggio”
I protagonisti di questo racconto di fantasia sono 2 topi (Nasofino e Trottolino) e 2 gnomi (Tentenna e Ridolino).
Essi vivono in un grande labirinto e mangiano formaggio che hanno in abbondanza in un magazzino.
Quando, un giorno le riserve di formaggio finiscono, i 4 protagonisti reagiscono in modo differente.
- Nasofino: sente nell’aria i cambiamenti quindi reagisce prontamente
- Trottolino: pieno di energie segue con entusiasmo l’amico
- Tentenna: legato alle sue abitudini, è incapace di agire e attende un cambiamento dall’esterno
- Ridolino: poco sicuro di sé, tende a farsi condizionare dall’amico pessimista
Il formaggio in questa favola rappresenta metaforicamente gli obiettivi che ognuno di noi vorrebbe ottenere e mantenere: denaro, successo, un buon lavoro, una famiglia, la salute, etc…
Ti consiglio vivamente di comprare e leggere questo libro, è molto breve, divertente e ti può fornire molti spunti utili per decidere che atteggiamento vuoi avere nei confronti dei cambiamenti che avverranno nella tua vita.
Questo libro ha stimolato in me molte riflessioni che voglio condividere con te.
Errori e conseguenze
Soprattutto in ambito lavorativo, se la paura del cambiamento ti blocca ecco gli errori che potresti commettere e che ti consiglio di analizzare con attenzione:
- Considerare un obiettivo che hai raggiunto come un diritto acquisito per sempre: è proprio quando consideri di essere arrivato alla meta che ti rilassi e non ti fai più nessuna domanda.
- Non guardarti attorno, non farti domande: se non ti guardi attorno diventi autoreferenziale e ti dici sempre che tutto ti va bene…almeno finché qualche grosso problema non arriva da fuori.
- Non sondare nuove strade: se rimani nella tua zona di comfort certamente ti senti a tuo agio ma questo stato d’animo non ti porta a cercare nuove vie.
- Non verificare lo stato di salute del tuo business: se non individui degli indicatori che ti permettano di capire come sta andando il tuo business non sai ne dove sei né dove stai andando (alcuni indicatori potrebbero essere statistiche sul venduto, numero di nuovi clienti acquisiti, numero di clienti persi ma anche sondaggi a clienti, analisi dei reclami, etc…)
- Considerarti arrivato: questo spesso genera un atteggiamento di arroganza che non ti aiuta né nei rapporti personali né nei rapporti professionali. Rimani coi piedi per terra qualunque obiettivo tu abbia raggiunto.
- Ascoltare le tue paure: la paura ti blocca e spegne la speranza di un cambiamento positivo (spegni quella voce e inizia a domandati “cosa farei se non avessi paura?”)
- Temporeggiare ed indugiare: se aspetti che un cambiamento positivo arrivi da solo, stai aspettando un aiuto dall’esterno, se invece prendi in mano la situazione quel cambiamento positivo puoi crearlo tu.
Questo modo di ragionare e comportarti (dovuto alla paura del cambiamento) può portare a molte conseguenze, eccone alcune:
- Sei impreparato quando il cambiamento arriva
- Vedi nel cambiamento solo gli aspetti negativi
- Constati le perdite: le perdite sono gli aspetti negativi del cambiamento, focalizzandoti solo su di essi, hai come unico risultato l’aumento della preoccupazione e della frustrazione
- Perdi occasioni positive: focalizzandoti solo sugli aspetti negativi (le tue paure) non cogli le opportunità che ogni cambiamento porta con sé.
- Puoi vivere uno stato di depressione: sembra che tutto vada storto e che non ci sia via di uscita, questo può portarti a deprimerti e a chiuderti in te stesso.
- Diventi pessimista: nessuno nasce pessimista, pessimisti si diventa. Ecco cosa succede di solito, hai paura che qualcosa di negativo accada, ti comporti di conseguenza, il tuo comportamento agevola gli accadimenti, quello che accade conferma le tue paure; un circolo vizioso nel quale non ti rendi conto che sei tu stesso a generare gran parte dei tuoi problemi; leggi il post sull’effetto Pigmalione che spiega con esempi pratici come risolvere questa situazione e come trarne persino un vantaggio.
- Incolpi gli altri del cambiamento: cercando di dare a qualcuno la colpa dei tuoi problemi, puoi rovinare i rapporti con colleghi o parenti e comunque non trovi nessuna soluzione.
La soluzione è … il cambiamento
Strano a dirsi ma se ti spaventa il cambiamento, la soluzione è proprio il cambiamento.
Ecco alcuni consigli che spero ti possano essere utili:
- Prendi in mano la situazione e agisci: se ti frenano le preoccupazioni di fallire, ricorda a te stesso che agire è comunque meglio che restare inattivi a contare le perdite.
- Comprendi che il cambiamento arriva sempre: il cambiamento è una fase naturale di ogni ciclo, meglio abbracciarlo che combatterlo.
- Valuta tutti gli aspetti positivi del cambiamento: quando vedrai che il cambiamento può migliorare le cose, lo asseconderai.
- Analizza le tue paure, ridi delle tue paure e trova il modo di ristrutturare le tue convinzioni limitanti
- Abituati a sondare strade sconosciute con costanza: chiedi ad amici e colleghi, informati sulle novità del tuo settore ma anche su settori diversi da quelli in cui operi, fai colloqui, conosci persone, iscriviti a gruppi tematici in cui si condividono esperienze e passioni.
- Ragiona e comportati in modo semplice: La resistenza maggiore al cambiamento è dentro di te. Solo se tu cambi, le cose possono migliorare.
- Sii flessibile: non irrigidirti su una posizione fissa e non difenderla irrazionalmente; valuta tutte le alternative e scegli quello che ti rispecchia maggiormente.
- Agisci in modo rapido: non fermarti troppo a pensare alle possibili conseguenze negative del cambiamento; prova nuove strade sconosciute e verifica se possono portarti risultati positivi; poi dopo aver raccolto le informazioni che ti servono valuta con attenzione le decisioni che vuoi prendere.
- Esci dalla tua zona di comfort: esci dalla tua confortevole prigione.
- Se arrivi ad un obiettivo non darlo per scontato: abituati comunque ad esplorare e tenerti informato su cosa accade attorno a te, in questo modo ti saranno chiare le opportunità che sono attorno a te; verifica sempre lo stato di salute del tuo business e pensa sempre a come migliorarlo. I piccoli cambiamenti quotidiani ti aiutano a prevedere i cambiamenti più grandi.
- Visualizza in modo creativo: individua dove vuoi arrivare, chi vuoi essere, che obiettivi vuoi raggiungere e visualizza nella tua mente l’immagine di te in quella situazione, questo ti può aiutare a trovare la giusta direzione (decidi di realizzare il tuo più grande sogno).
- Sii pronto al cambiamento: non farti trovare impreparato (fai come i topi del racconto che avevano le scarpe allacciate al collo).
- Se ti trovi di fronte ad un problema non agire come hai fatto fin ora: non fare le stesse cose (magari lavorando una o due ore in più al giorno) ma cerca soluzioni alternative (magari troverai una soluzione che ti permetterà di ottenere un risultato migliore, lavorando un’ora in meno!)
- Modifica le tue convinzioni e modificherai il tuo comportamento: individua le tue convinzioni limitanti ed eliminale, leggi il post sull’effetto Pigmalione che ti insegna come fare; ricordati che le cose cambiano solo se cambi tu!
Spero che questi consigli possano esserti utili per sfruttare in modo positivo ogni cambiamento.
Ciao e buona settimana.
Piero
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