In questo articolo vedremo relativamente alla comunicazione paraverbale esempi pratici con i quali raggiungere i tuoi obiettivi.

Sarà capitato anche a te di concentrarti molto su cosa vuoi dire, dedicando poca attenzione a come dirlo.

Vedremo come utilizzare correttamente la voce: timbro, tono, pause e volume.

Cos’è la comunicazione paraverbale

La comunicazione paraverbale definisce la modalità con cui utilizzi la tua voce.

La voce ha un ruolo strategico nel trasmettere al tuo interlocutore segnali che riguardano la tua identità.

La comunicazione paraverbale riguarda:

  • il tono della voce
  • la velocità del parlato
  • l’enfasi data ad alcune parole
  • il volume della voce
  • le pause
  • l’accento
  • la pronuncia

La comunicazione paraverbale assieme al linguaggio del corpo (comunicazione non verbale) ti aiuta a comunicare efficacemente con il tuo interlocutore e a dare maggiore enfasi ad un concetto rispetto ad un altro.

Perché è importante la comunicazione paraverbale

Molti studi evidenziano come l’utilizzo della voce abbia un peso fondamentale nella comunicazione.

In particolare molti esperimenti hanno dimostrato che in alcune circostanze più di un terzo della comunicazione passa attraverso il linguaggio paraverbale.

La voce ha quindi un ruolo fondamentale nel definire la tua identità.

E’ importante che tu rifletta prima di tutto sul fatto che la comunicazione è efficace quando tutti i livelli (verbale, paraverbale e non verbale) sono coerenti tra loro.

Quindi se cerchi di modificare o controllare la comunicazione paraverbale ma sei in uno stato d’animo di ansia o di preoccupazione, inevitabilmente non riuscirai a controllare il tuo linguaggio paraverbale.

Il consiglio quindi è di approfondire i concetti che qui di seguito ti riassumo, decidere come utilizzare la tua voce ma soprattutto sempre di gestire il tuo stato d’animo in modo che il tuo linguaggio verbale, paraverbale e non verbale siano coerenti tra loro.

 

Il tono della voce

Riguardo alla comunicazione paraverbale esempi quotidiani rilevano come le persone che utilizzano una gamma di toni varia vengano percepiti come persone dinamiche e comunicative.

Cerca quindi di variare il tono della voce facendo attenzione però al fatto che i toni acuti spesso trasmettono l’immagine di una persona nervosa.

Infatti quando sei nervoso le corde vocali si allungano e la tua voce diventa più acuta.

Una voce più profonda viene percepita invece come più persuasiva.

''Col tono giusto si può dire tutto, col tono sbagliato nulla: la difficoltà è trovare il tono“ George Bernard Shaw

La velocità del parlato

Alcuni esperimenti dimostrano che spesso chi parla in fretta viene percepito come più informato e più credibile.

La velocità dà impressione di naturalezza e quindi di conoscere a fondo l’argomento.

Devi però fare attenzione a non esagerare con la velocità in quanto il tuo interlocutore deve avere il tempo di comprendere il tuo messaggio.

Il consiglio in questo caso è quello di usare anche pause ed enfasi per porre l’attenzione sui concetti di maggior importanza.

 

L’enfasi data ad alcune parole

La stessa frase, detta ponendo l’enfasi su una parola o su un’altra, può suonare differente.

Ad esempio se dici:

  • ritengo questo prodotto risolverà il tuo problema (stai dicendo che ritieni ma che non ne sei sicuro)
  • ritengo questo prodotto risolverà il tuo problema (poni l’enfasi sul risolvere)
  • ritengo questo prodotto risolverà il tuo problema (poni l’enfasi su un problema, è veramante quello che vuoi fare?)

Sono piccole sfumature ma in alcuni casi possono fare la differenza.

 

Il volume della voce

la comunicazione paraverbale

Generalmente un volume della voce basso invia segnali di debolezza ed insicurezza.

Un volume della voce più alto della media invia segnali di sicurezza in sé ed estroversione.

I consiglio è di aumentare il tono della tua voce ma sempre nei limiti dell’accettabile, per non apparire esagerato o maleducato.

L’educazione che abbiamo avuto ci insegna che è più educato parlare con un volume basso ma ricordati che la ricerca sulla comunicazione ha evidenziato che un volume più alto aiuta ad essere percepiti come più autorevoli e sicuri.

 

Le pause

Il silenzio nella nostra società è spesso fonte di ansia (forse perché ci obbliga a riflettere)

La televisione riempie ogni secondo con pubblicità, musica, informazioni.

Le comunicazioni tra persone sono per la maggior parte dei casi un continuo scambio di informazioni quasi senza pause.

Le pause quindi diventano un modo per focalizzare l’attenzione su un concetto.

Come sostiene Stephen Covey spesso le persone non hanno interesse a comprendere il messaggio del loro interlocutore ma sono più concentrate su cosa rispondere.

Ecco che l’utilizzo della pause ti può aiutare a:

  • essere percepito come sicuro di te stesso ed autorevole (dimostri infatti di controllare la comunicazione e di essere a tuo agio anche quando non parli)
  • verificare lo stato d’animo del tuo interlocutore (puoi notare come reagisce a quella pausa)
  • dare importanza ad un concetto

Nella comunicazione paraverbale esempi relativi alle pause potrebbero essere:

“…e sai cosa ho fatto io in quell’occasione? [pausa] …” .

(così crei attesa ed interesse per quello che stai per dire)

“ho riflettuto su come aiutarti a risolvere il tuo problema [pausa]… ”

(così crei interesse e fai riflettere il tuo interlocutore sul fatto che hai dedicato del tuo tempo a lui e ad un suo problema).

 

L’accento

Il nostro accento può trasmettere le nostre origini e questo in certi casi può essere un vantaggio o uno svantaggio,

In ogni caso, per ottenere una comunicazione efficace, il consiglio è di evitare accenti che diano segnali di sofisticazione.

Concentrati invece su una comunicazione che sia il più possibile chiara e riuscirai a comunicare in modo più efficace.

 

La pronuncia

Cerca di pronunciare correttamente tutte le parole e di utilizzare solo parole di cui conosci a fondo il significato.

L’utilizzo di parole colte o di termini tecnici può trasmettere autorevolezza e cultura.

Se però se ne sbaglia la pronuncia si ottiene l’effetto contrario.

Lo stesso discorso vale per le coniugazioni dei verbi ed in particolare per il condizionale e per le citazioni in altre lingue (inglese ma anche latino).

Ecco alcuni esempi:

  • manutenere (pronuncia corretta), manutentare (pronuncia non corretta)
  • che vadano (pronuncia corretta), che vadino (pronuncia non corretta)
  • condicio sine qua non (pronuncia corretta), condizio sine qua non (pronuncia non corretta)

Quindi cerca di utilizzare termini che padroneggi e se vuoi utilizzarne alcuni di nuovi prima documentati e allenati adeguatamente.

Comunicazione paraverbale esempi di risposte del tuo interlocutore

Hai capito quindi quanto sia importante la voce nella comunicazione.

E’ altrettanto importante che tu percepisca i segnali che ti invia il tuo interlocutore.

In particolare osserva il linguaggio del corpo del tuo interlocutore ed assicurati che non tenda a ritirarsi o a chiudersi.

E’ importante inoltre mantenere scorrevole la comunicazione e parlare a turno.

Ecco alcuni consigli pratici:

  • il tuo interlocutore ti guarda negli occhi e annuisce: ti sta ascoltando.
  • il tuo interlocutore parla senza mai nessuna pausa: probabilmente non vuole farti intervenire o preferisce continuare a parlare lui, non interromperlo.
  • il tuo interlocutore alza gradualmente il tono della voce: è probabile che non voglia essere interrotto.
  • mentre tu parli, il tuo interlocutore fa un gesto di arresto o alza il dito indice: probabilmente ti sta chiedendo di fermarti.
  • il tuo interlocutore mentre parla abbassa il volume della voce: sta inviando un segnale che qualcosa lo preoccupa.

Ovviamente per avere un quadro più completo del tuo interlocutore è importante che tu valuti sempre nel complesso il suo linguaggio verbale, paraverbale e non verbale.

Ciao e buona settimana

Piero

 

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Piero Salomoni
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